“Please, understand me”: per favore, cerca di capirmi

È la più grande difficoltà, fonte di litigi, di accese discussioni e di frequenti incomprensioni comunemente riscontrabile nelle coppie. E, paradossalmente, è anche il tesoro più prezioso, la risorsa più pregiata, la ricchezza più stimolante e vera di ogni unione felice. Di che cosa stiamo parlando? Delle differenze di personalità, di carattere e di temperamento!

Tutti gli studi, tutte le ricerche, tutte le esperienze del mondo non ci risparmiano la sofferenza di non sentirci capiti, amati e apprezzati fino in fondo (e a volte nemmeno in superficie) in una relazione di coppia. Quando basterebbe semplicemente smettere di voler cambiare l’altro e smettere anche di prendere come punto di riferimento – in maniera estremamente miope e strabica – il proprio modo di fare, il proprio modo di vedere, essere e considerare la realtà, la vita, le situazioni e le relazioni.
Ogni relazione potrebbe prosperare se si basasse sull’accoglienza delle caratteristiche altrui (voler cambiare una persona è il contrario dell’amore), gratitudine (troppo presto finiamo per dare per scontate le piccole grandi attenzioni e gentilezze) e perdono (ognuno di noi ha pregi e difetti e gli errori non risparmiano di certo nessuno).
Tutto questo ci viene facile all’inizio di un rapporto, ed è infatti il periodo in cui solitamente le storie sono belle e ci regalano tanti momenti felici.
Poi ritorniamo ad essere noi stessi con le nostre umane difficoltà, e tutto quello che inizialmente ci affascinava o al limite, ci ispirava tenerezza, finisce per irritarci.
Quanta fatica allora nell’accogliere abitudini e modi di pensare diversi dai nostri… È per questo che alzare ancor di più l’asticella ed invitarci addirittura a “nutrire le differenze“, come ci invita a fare Kersey, psicologo californiano e studioso delle personalità, ci può sembrare… semplicemente inaudito! Come possiamo solamente prendere in considerazione l’idea che io possa sostenere, difendere e addirittura voler accrescere proprio quello che non solo mi differenzia da te, ma che è proprio ciò che non mi fa sentire compreso e ascoltato?
Eppure… se ognuno di noi è diverso da qualsiasi altro essere umano, un motivo ci sarà. Che sia forse questo il segreto più nascosto e allo stesso tempo più evidente di tutti per regalare alle nostre relazioni un arcobaleno di giorni felici?

Se io non desidero ciò che desideri tu, ti prego di non cercare di dirmi che ciò che desidero è sbagliato.
Se io credo in qualcosa di diverso da ciò in cui credi tu, fai almeno una pausa prima di correggere il mio punto di vista.
Se le mie emozioni sono più tenui o più forti delle tue, pur nelle medesime circostanze, non chiedermi di essere più o meno emozionato di quanto io non sia.
Se agisco, o sbaglio ad agire, dal tuo punto di vista, lasciami fare.
Non ti chiedo, per il momento, di comprendermi.
Ciò avverrà solo quando tu avrai la volontà di smettere di cambiarmi in una copia di te stesso.
Posso essere tua moglie, tuo padre, tuo figlio, un tuo amico o un tuo collega.
Se mi consentirai di manifestare alcuni dei miei desideri, delle mie emozioni, dei miei credi, delle mie azioni, allora aprirai te stesso, in modo tale che un giorno questi miei modi di essere possano non sembrarti così sbagliati, anzi possano rivelarsi ai tuoi occhi come giusti o giustificabili.
Prendermi in considerazione per come sono è il primo passo per comprendermi.
Non serve che tu abbracci le mie idee come fossero sempre vere, ma vorrei che tu non fossi più irritato o innervosito con me per la mia apparente stranezza.
Ed apprezzandomi, potrai giungere a valorizzare ciò che mi differenzia da te e, invece che tentare di cambiarlo, vorrai preservarlo ed anzi nutrirlo.
David Kersey